Ogni volta che c’è un esito favorevole dopo una lunga battaglia contro un ecomostro “godiamo solo a metà“, perché sappiamo già che non finisce lì.
Anni di ricorsi e controricorsi per poi ritrovarsi al punto di partenza: pareri favorevoli agli interessi di pochi col sacrificio di popolazioni e territori.
Mentre siamo ancora alle prese con la concessione di autorizzazione alla realizzazione della discarica in Contrada Colaianni Bitonto, negata in passato, ecco ripresentarsi l’altro grave problema, l’inceneritore a Bari, anch’esso in precedenza bloccato.
Dopo la Conferenza di Servizi a favore del progetto Fer.Live, ecco a noi anche la Sentenza della Corte d’Appello del Consiglio di Stato che annulla il ricorso al TAR che proibiva la costruzione dell’impianto Newo nella Zona Industriale di Bari.
Un altro colpo per il Comune di Bitonto, tra i sottoscrittori di quel ricorso.
Antonio De Caro afferma di voler “valutare azioni” per contrastare il progetto Newo. Noi lo preghiamo di dedicare lo stesso impegno per impedire anche l’impianto Fer.Live, la cui realizzazione dipende proprio dall’ok della “sua” Citta Metropolitana.
I rifiuti possono essere trasformati in ricchezze per tutti, un ciclo di trasformazione ben mirato può farci vivere tutti meglio, invece l’unica trasformazione che si vuole perseguire è quella di trasformali in capitali per pochi. Per questo motivo avevamo condiviso con altre associazioni i 18 motivi per essere contrari alla Newo.
Si continua a concedere autorizzazioni per progetti che si presentano apparentemente verdi ma dalle conseguenze nere accertate dagli studi più scrupolosi. E tutto questo nonostante stiamo vivendo i disagi che i cambiamenti climatici ci presentano con sempre maggiore forza.
Tanta tristezza e nervi a 1000!
A volte sembra che non si possa impedire la discesa nel baratro…