I motivi per cui siamo contrari all’impianto
Almeno 18 sono le ragioni per cui, a nostro avviso, dovremmo tutti essere contrari all’installazione di un impianto di ossicombustione di rifiuti residuali, previsto nella zona ASI tra Bari e Modugno:
- La sua tecnologia viene chiamata ossicombustione ma è un inceneritore a tutti gli effetti.
- Questa tecnologia non è stata mai impiegata su larga scala.
- Esiste solo un piccolo impianto sperimentale, Itea a Gioia, nel quale è stata riscontrata la presenza di pericolosi fanghi acidi e composti chimici cancerogeni e mutageni nocivi per il feto materno. Sotto sequestro per oltre un anno.
- Arpa Puglia sconsigliava la prosecuzione della sperimentazione Itea già nel 2017.
- Le sperimentazioni su questo tipo di impianti non dovrebbero avere fine di lucro.
- A rischio sono gli abitanti nell’arco di decine di chilometri.
- Non sarebbero trattati i rifiuti indifferenziati provenienti dal territorio.
- Molti Tir colmi di rifiuti di fuori regione invaderebbero la zona.
- Il sito era stato individuato per la vicinanza allo stabilimento AMIU, ma l’azienda non intende conferire presso la Newo. Non sussiste più la necessità di insistere in una zona già martoriata a livello ambientale.
- Non chiude il ciclo di rifiuti ma produce residuo da smaltire.
- Consumerebbe molta acqua in un territorio in cui vi è carenza.
- Produce CO2, PM2,5.
- Non è previsto nel piano regionale gestione rifiuti.
- Insistono vizi formali e sostanziali riguardanti sia l’iter procedurale della concessione regionale, sia la natura dell’impianto.
- La determina regionale che ritiene inutile la VIA relativa alle modifiche al progetto arriva troppo in prossimità della data della sentenza del TAR, col rischio di influenzarne il giudizio.
- Le perle vetrose, prodotto della combustione, vengono spacciate come materiale utilizzabile in edilizia, ma al momento non si conoscono applicazioni reali.
- La Puglia è all’avanguardia sulla produzione di energia da fonti rinnovabili per cui non serve questo tipo di impianto.
- Gli inceneritori sono un incentivo a differenziare meno. Una efficace politica ambientale deve sostenere il riciclo dei materiali senza trasformazione. La raccolta differenziata spinta non ha bisogno di inceneritori!