Il TAR si pronuncia sul ricorso contro l’inceneritore NewO
In data 13 dicembre 2021, il TAR finalmente sentenzia sul ricorso dei comitati ambientali e dei comuni ARO Ba/2 bloccando l’istanza per l’impianto Newo di ossicombustione dei rifiuti in zona industriale di Bari.
Conosciamo bene l’euforia che deriva quando un giudice dà valore alle tue ragioni a difesa del territorio e della salute. È successo a noi per la Fer.Live con la sentenza del Consiglio di Stato del 2018.
Conosciamo bene, tra l’altro, anche la lunga battaglia contro il progetto della NewO, avendo partecipato a più di una iniziativa per scongiurarla.
Ci uniamo anche noi al coro di esultanze che si elevano da più parti, anche dagli enti che inizialmente avevano approvato il progetto e che poi hanno dovuto ricorrere contro un proprio provvedimento.
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad amministrazioni i cui funzionari ammettono la richiesta di un impianto inquinante e i vertici politici delle stesse amministrazioni conoscono la circostanza solo in seguito, impossibilitati a condizionare o bloccare la procedura pur proclamandosi contrari alla struttura. Questo mina la credibilità verso l’ente in questione.
Ancora una volta il progetto viene stoppato da un tribunale amministrativo per via di lacune nel procedimento autorizzativo, non già per volontà politica, in quanto il Piano dei Rifiuti Regionale, anche quello nuovo in fase di approvazione, continua a consentire l’installazione di inceneritori e discariche, prevedendo la riapertura della discarica Martucci a Conversano e permettendo, nei fatti, le richieste come quella della Fer.Live a Bitonto.
La storia secondo cui queste opere inquinanti di trattamento rifiuti sarebbero indispensabili, non può più essere la scusa per continuare a contaminare i territori pugliesi!
La strada giusta è quella di aumentare il riciclo e ridurre i consumi. Discariche e inceneritori impediscono un’effettiva inversione di rotta verso un sistema di vita sostenibile.