Intervista rilasciata alla testata web “Libera Mente” dai referenti di Ambiente è Vita sulla discarica Fer.Live
Il dibattito sulla "discarica Fer.Live" si fa sempre più serrato. Può chiarire le ragioni della ferma contrapposizione del Comitato "Ambiente è Vita", rispetto alla possibile realizzazione della discarica? Si tratta di "semplice" campanilismo?
Nel territorio bitontino, così fortemente caratterizzato da colture agricole di qualità, ci sono già troppe discariche, che non rappresentano il nostro ideale per la gestione dei rifiuti. Capisce bene che non potevamo non essere allarmati dalla minaccia di un’altra a pochi passi dalla città. Non entriamo nell’ambito amministrativo o giudiziale, che saranno trattate nelle sedi opportune.
Contrada Colaianni è circondata principalmente da uliveti che forniscono la materia prima del prezioso olio DOP. Trattasi di una zona attraversata dalla via Appia, situata nei pressi del torrente Marisabella poco distante da Lama di Macina. Sappiamo bene come tutta la nostra zona sia una gruviera, per cui chi ha interesse pensa a riempire i buchi solo con discariche, ma proprio per questa caratteristica è un territorio fragile, che va preservato. Non riteniamo sia il luogo ideale per la realizzazione di una discarica, ed è ora che si chiarisca per sempre.
L’Europa, il COP26, per scongiurare il cambiamento climatico, ci indicano una direzione precisa che passa per una decisa riduzione nella produzione dei rifiuti. Per cui in prospettiva dovremo avere sempre meno bisogno di questo tipo di soluzioni.
È anacronistico investire in tecnologie che non incentivano il riciclo.
Città Metropolitana di Bari e Comune di Bitonto. Quali i ruoli e quali le responsabilità, in questa vicenda, dei due Enti Locali?
L’attore principale è ovviamente la Città Metropolitana, l’ente preposto al rilascio dell’AIA. Per il Comune di Bitonto è interpellato solo l’Ufficio Territorio per esprimere un parere di compatibilità ambientale. Tale Ufficio, come la stessa Amministrazione Comunale, ha comunque ricevuto la documentazione e le varie integrazioni.
Il nostro primo cittadino ha anche il ruolo di vicesindaco della Metropolitana e consigliere delegato alla “Pianificazione Strategica e Pianificazione Territoriale Generale”, ma si sa che questi procedimenti viaggiano autonomamente sulle scrivanie dei funzionari. Il Comune di Bitonto è anche presente alla Conferenza di Servizi con diritto di voto e possibilità di esprimere in modo univoco e vincolante la propria posizione.
Siamo sicuri che Abbaticchio non si tirerà indietro se ci sarà da ricorrere in giudizio per opporsi all’eventuale autorizzazione al progetto, come ha fatto in precedenza e come ha già annunciato.
Vogliamo però fare una piccola precisazione, spesso il Sindaco cita il “Comitato NoFerlive”, che è in realtà solo la pagina Facebook di una specifica forza politica; esiste però anche la pagina “Ambiente è Vita – No discarica Fer.live” che invece è relativa ad un vero e proprio comitato cittadino.
Quanto alle espressioni di "cittadinanza attiva" (penso a Comitati e/o ad Associazioni ambientaliste, a Partiti e Movimenti politici), concretamente, cosa possono/devono fare?
Ogni organizzazione sta già lasciando il proprio contributo a questa “causa”, nei modi e nei luoghi più consoni alla propria identità.
Certo, sarebbe stato auspicabile una collaborazione tra le parti, ma è sempre una utopia in queste circostanze. Lo diciamo con cognizione di causa, avendo avuto esperienza in merito, purtroppo. Questo però non può limitare alcuno, chi ha la volontà e la capacità di poter mettere in campo azioni mirate al raggiungimento dell’obiettivo, è titolato per farlo e sarà sicuramente prezioso per l’obiettivo.
Sinistra Italiana ha per prima nuovamente acceso i riflettori su questa faccenda, avendo subito un riscontro da parte degli altri partiti, come abbiamo visto in sede del consiglio comunale di novembre scorso.
Il gruppo di associazioni ambientaliste Mowgli e Vogliamo Bitonto Pulita, con la collaborazione dell’ANPI, si sono attivati con preziosi banchetti informativi nelle piazze.
Noi stiamo mantenendo un profilo basso, è il nostro modo di lavorare, anche per cautelare qualsiasi azione dovesse essere necessaria intraprendere in seguito. Ci sentiamo responsabili nei confronti della cittadinanza per quello che rappresentiamo per loro, siamo l’unica realtà riconosciuta portatori di interesse, e non vogliamo commettere sbagli. Abbiamo sempre condiviso e reso facilmente accessibili i documenti pubblici relativi all’istanza e richiesto accesso agli atti e l’inserimento nel procedimento, rendendolo pubblico ora perché ne attendavamo la conferma.
Recentemente abbiamo appreso della Vostra ammissione alla Conferenza di Servizi. Quali benefici è lecito attendersi? E chi, oltre Voi, è stato autorizzato a partecipare?
Il principale beneficio è la possibilità di seguire il procedimento dall’interno. Avere l’occasione di visionare e ricevere tutti i documenti che verranno prodotti dai vari enti chiamati a partecipare, è una grande opportunità per noi e per tutti. Tutti sanno come sia difficoltoso ricevere in tempi brevi documenti tramite accesso agli atti.
In sede di Conferenza di Servizi potremmo presentare osservazioni, eventuali relazioni tecniche che possano confutare tecnicamente i pareri espressi dai vari comitati interpellati dalla città metropolitana, e valutare le ricadute su ambiente e salute. Se ci sono studi da parte di esperti competenti che possiamo inviare a supporto, ben vengano.
Certo, purtroppo, il contributo che produrremo non avrà alcun valore ai fini decisionali, in base alla Legge 241/90 abbiamo i requisiti per partecipare, ma senza esprimere pareri vincolanti ai fini della decisione finale. Ciò non significa che non faremo di tutto, ci stiamo lavorando, anche se i tempi sono stretti.
Oltre noi alla Conferenza di Servizi saranno presenti la stessa Fer.Live srl, il Comune di Bitonto, Arpa Puglia, ASL Bari, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale.
Una curiosità: perché avvertite sempre la necessità di ribadire la Vostra estraneità a "colori" politici?
È scritto anche nel nostro statuto, siamo apartitici.
Siamo costretti a ripeterlo spesso perché molti non si rassegnano al fatto che esistano persone che si attivano senza fini politici o individuali. Siamo un gruppo di mamme, papà e anche qualche figlio, che hanno solo la voglia disinteressata di fornire il proprio contributo al proprio territorio.
Nel 2017, durante il periodo in cui organizzavamo la battaglia contro la precedente richiesta della Fer.Live, noi abbiamo stretto la collaborazione con associazioni e forze politiche. Ma è un’esperienza che non ripeteremmo. Ora non vogliamo entrare nel dettaglio di esperienze passate, ma quando si è riproposta la questione discarica noi già immaginavamo che la scena si sarebbe polarizzata dividendosi in due o più fazioni che fanno gara di abilità.
Sulla questione Fer.Live stiamo assistendo ad una bagarre tra due fazioni, con botta e risposta che si alternano sui social, mi è parso anche che il comitato Ambiente è Vita sia stato tirato in ballo. Voi come vi posizionate in merito?
Stiamo assistendo anche noi a questa discussione a distanza e il timore che abbiamo a riguardo è che queste polemiche non facciano del bene alla causa abbassando l’interesse del cittadino e la confusione che si percepisce rischia di rendere il problema discarica alla stregua delle solite diatribe politiche. Non ci meravigliamo del fatto che ci abbiano implicato in qualche modo, dal momento che il Consiglio di Stato, nella sentenza a nostro favore sulla richiesta AIA del precedente progetto della Fer.Live, ha riconosciuto come soggetto portatore di interesse il comitato Ambiente è Vita.
Per questo motivo da più parti abbiamo ricevuto richieste di collaborazione esclusiva per le azioni da intraprendere. Ne siamo compiaciuti e ringraziamo ma abbiamo rifiutato. Per il raggiungimento dell’obiettivo comune e quindi per meglio tutelare il territorio e la cittadinanza, abbiamo deciso di mantenere un profilo basso, al di là delle posizioni e lontano dai clamori.
Ci dedichiamo a quello che è utile nelle giuste sedi, senza troppa pubblicità e senza prendere parte alle discussioni, ma non per presunzione, solo perché non entriamo in dibattiti che puntualmente sfociano in dibattiti di partiti.
Come si evolverà la vicenda? Avremo una nuova discarica a Bitonto?
Dopo i pareri concessi dagli organi della Città Metropolitana non siamo molto ottimisti. Gli abitanti di Palombaio, Terlizzi, Sovereto e Bitonto hanno motivo per essere preoccupati.
Non ci illudiamo che la Conferenza di Servizi possa ribaltare quella che sembra la strada intrapresa dall’ente. Certo, noi cercheremo di fare tutto il possibile. Anche ricorrere in giudizio rispetto ad un ok al progetto Fer.Live, tant’è che il nostro avvocato, Rossella Chieffi, ci sta già seguendo passo passo.
E forse sarà là che ce la giocheremo.
Naturalmente terremo aggiornata la popolazione come abbiamo sempre fatto attraverso i nostri canali.