Il nuovo progetto Fer.Live a Bitonto

Cava Contrada Colaianni PTA2019

Scopriamo la nuova proposta di impianto Fer.Live

Lo abbiamo annunciato ed è notizia ormai diffusa: è in fase di analisi, da parte degli enti pubblici competenti, la richiesta, da parte della Fer.Live srl, di realizzazione di una discarica presso la stessa cava per cui era stato respinto il precedente progetto di impianto di trattamento di rifiuti metallici.

Mettendo da parte le nostre idee e senza preconcetti ideologici, cerchiamo di esaminare i documenti, già presenti nel precedente articolo riguardante la nuova richiesta di impianto da parte della Fer.Live, verificando nel dettaglio l’essenza della nuova istanza.

La richiesta è conseguenza del parere favorevole della Provincia di Bari di Valutazione di Impatto Ambientale n.858 del 30.12.2011, per il precedente progetto che prevedeva anche la discarica, oltre al trattamento rifiuti poi bocciato nel 2018 dal Consiglio di Stato.

Per cui, alla Fer.Live basterebbe stralciare dal progetto la parte riguardante il trattamento e richiedere l’Autorizzazione di Impatto Ambientale alla Città Metropolitana di Bari per il solo bacino energetico secondario, nello stesso sito in Contrada Colaianni.

La domanda di AIA è stata inviata il 16 Novembre 2020 e riguarda la realizzazione di un bacino di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.
Successivamente alle note della Città Metropolitana di Bari, il 18 Febbraio 2021 vengono inoltrati dalla società alcuni elaborati modificati in base alle richieste dell’ente. Trattasi di documenti pubblici visionabili attraverso questo link.

Nella relazione tecnica si afferma che lo stop al precedente progetto è dovuto al divieto, contenuto nel Piano di Gestione dei Rifiuti Speciali della Regione Puglia, ad impianti di trattamento e smaltimento rifiuti all’interno di aree agricole, ed esclusivamente a questi tipi di impianti. Di conseguenza si asserisce che “pacificamente” sono ammesse le discariche, che anzi sarebbero necessarie in Puglia per via della produzione costante di rifiuti speciali a livello locale, conferiti in stragrande maggioranza nelle discariche di Brindisi e Taranto.

In particolare, il diniego dell’AIA al precedente progetto era motivato da vincoli paesaggistici come la Lama di Macina e una scarpata nelle vicinanze della cava sottoposta anch’essa a prescrizioni dal Piano Urbanistico Territoriale Tematico regionale. Ma, secondo la relazione della società, il nuovo piano paesaggistico PPTR della Regione Puglia supera questi vincoli.

Un dubbio. Con la decadenza delle restrizioni paesistiche che vigevano prima in quella zona, cosa vieterebbe in futuro alla Fer.Live di richiedere autorizzazione per un nuovo progetto impianto di rifiuti ferrosi?

Né pare sussistano limiti imposti dal Comune di Bitonto: l’area, secondo il PRG, ricade in zona destinata al verde agricolo (E/1) in cui sono permessi opere di riconosciuto interesse regionale.

Nel progetto sono previste 3 grosse vasche divise da pozzi di percolato che occupano la parte a Est della cava.

Planimetria nuovo progetto

I codici CER dei rifiuti conferiti in discarica sono sensibilmente diminuiti rispetto ai 65 del progetto iniziale, e inseriti altri relativi a rifiuti urbani. Tutti materiali direttamente avviabili allo stoccaggio secondo i criteri fissati dal Decreto 27 Settembre 2010 e aggiornati con D.M. 24/06/2015.

19 03 05 Rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04
19 03 07 Rifiuti solidificati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 06
19 05 01 Parte di rifiuti urbani e simili non destinata al compost
19 05 03 Compost fuori specifica
19 08 01 Residui di vagliatura
19 08 02 rifiuti da dissabbiamento
19 08 05 Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane
19 08 12 Fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11
19 08 14 Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13
19 09 02 Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell’acqua
19 09 03 Fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione
19 12 10 rifiuti combustibili (combustibile da rifiuti)
19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico di rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11

È previsto anche un impianto di captazione e combustione del biogas che si forma nel corpo rifiuti, con successiva produzione di energia elettrica da immettere nella rete elettrica nazionale, la cui potenza termica nominale non dovrebbe essere superiore a 3 MW, quindi autorizzata da procedura semplificata secondo il DM 05 febbraio 1998.

Il sistema di captazione è in grado di limitare la percezione della discarica in relazione ai potenziali bersagli analizzati nello studio di impatto atmosferico.
La discarica si sviluppa al di sotto del piano campagna per gran parte delle aree circostanti, riducendo la componente percettiva visiva ed olfattiva di possibile disturbo dalle aree limitrofe.

R01 – Relazione Tecnica AIA

Nella relazione viene menzionata la Sentenza n. 5065/2018 del Consiglio di Stato, che ha visto partecipare anche il comitato Ambiente È Vita.

Noi non ci fidiamo della società per il comportamento adottato in occasione delle varie vicissitudini relative al vecchio progetto e dopo la sentenza. Al di là del nostro parere, attendiamo le considerazioni di un tecnico e di un legale rispetto al progetto in sé.

In ogni caso, continueremo a seguire attentamente la vicenda.

[To be continued]