Domenica 11 Dicembre 2022 è stato il giorno dell’evento “Ferlive: La parola agli esperti” che abbiamo ideato e coordinato per esporre in pubblico le nostre preoccupazioni riguardo l’impianto di smaltimento che ha ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale dalla Città Metropolitana.
Lo abbiamo voluto fortissimamente e realizzato, non senza qualche difficoltà grazie anche al supporto dell’Amministrazione comunale.
Complimenti a noi
Non capita mai, ma questa volta ci auto elogiamo, insieme alle associazioni Fare Verde Bitonto, Italia Nostra, 2hands, Vogliamo Bitonto Pulita e Inachis, abbiamo dato modo alla cittadinanza di Bitonto di ascoltare interventi di professionisti preparati e competenti.
Il loro è stato un contributo puntuale e dettagliato sulle ripercussioni derivanti dallo smaltimento di quei rifiuti speciali, in quel territorio, in quella cava.
Gli esperti
La Dottoressa Teresa Perillo, oncologa pediatrica, ha sottolineato come specie in età pediatrica l’ambiente inquinato possa essere nocivo. Con l’ausilio di slide ha mostrato le incidenze di tumori e leucemie in determinati periodi di crescita, sottolineando che non esistono screening per quella fascia d’età quindi diventa più difficile la diagnosi.
Il Dottore forestale e agronomo Claudio Gravinese ha sottolineato come la presenza di una discarica in un luogo circondato da uliveti comporterebbe la perdita del marchio DOP per le specie di olive coltivate in quel territorio e anche la raccolta stessa del prodotto in quanto inquinato da sostanze rilasciate nel terreno.
Il geologo dott. Marco Carlucci in apertura è stato perentorio. Senza mezzi termini ha dichiarato che la situazione non è affatto bella: la possibilità di avere quell’impianto in questo territorio non è cosa buona sotto tutti i punti di vista. Non sono le discariche la soluzione al problema rifiuti. Bisogna ottimizzare la raccolta e il riutilizzo degli stessi.
E certamente non è tra gli olivi il luogo adatto per realizzarla.
“Risolvere il gestione rifiuti con una discarica rappresenta una sconfitta per chi amministra”
Marco Carlucci, geologo.
La Dottoressa Rossella Chieffi, avvocato, che, tra l’altro, rappresenta anche il nostro comitato, ha esposto la faccenda dal punto di vista giuridico, elencando le azioni già intraprese e quelle che si potranno intraprendere per impedire la realizzazione dell’insediamento in questione. Ha elencato i vari vincoli che da soli impedirebbero la realizzazione della discarica. Vincoli che noi avevamo espresso durante la Conferenza di Servizi.
La Chieffi ha richiamato, ancora una volta, l’attenzione sulla nota dell’Autorità di Bacino Distretto Appennino Meridionale che ha ribadito più volte la sua assoluta contrarietà a riempire la cava in Contrada Colaianni.
Ha ricordato il parere negativo del Comune di Bitonto e le altre nostre osservazioni presentate alla Conferenza di Servizi.
Ha poi confermato la presentazione dei motivi aggiunti al ricorso al TAR del Comune di Bitonto contro la determina dell’AIA, in cui noi ci siamo inseriti ad adiuvandum, presagendo l’udienza per i primi 10 giorni di Gennaio 2023. In questi giorni si è concretizzata la sua previsione.
La parola solo agli esperti
La cittadinanza ha risposto positivamente riempiendo la Sala degli Specchi di Palazzo di Città, oltre ogni nostra previsione. I posti a sedere tutti occupati, molte persone sono rimaste in piedi ad ascoltare con attenzione per oltre due ore occupando anche l’ampio locale antistante il salone. Alcuni sono intervenuti con domande e integrazioni alla discussione.
Questo è quello che alla gente serve e che la gente chiede: chiarezza e consapevolezza, essere informati nel giusto modo. Non rappresentazioni teatrali.
Ora dobbiamo continuare a sensibilizzare sulla minaccia ambientale e opporre resistenza in prima linea in tutti i modi legali.
Tempo da perdere non ne abbiamo.
Se vuoi collaborare alle nostre iniziative, possiamo incontrarci per valutare insieme il tuo ingresso nel comitato. Mandaci una richiesta di iscrizione.