La direttiva 2014/52/UE e l’applicazione della VIA
La direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio aggiorna la precedente norma 2011/92/UE sulla valutazione dell’impatto ambientale di progetti pubblici e privati. L’articolo 8 bis, paragrafo 6, che viene citato nella risposta del Commissario Europeo all’interrogazione scritta dell’Europarlamentare Rosa D’Amato, si concentra sulle autorizzazioni ambientali che vengono rilasciate dalle autorità competenti dopo la valutazione dell’impatto ambientale.
Questo articolo stabilisce che le autorità competenti che rilasciano le autorizzazioni ambientali devono verificare costantemente che le condizioni contenute nell’autorizzazione siano rispettate anche DOPO la sua emissione. Significa che non basta emettere un’autorizzazione ambientale e poi dimenticarsene, ma è necessario monitorare continuamente il rispetto delle condizioni stabilite.
In caso di mancato rispetto delle condizioni, le autorità competenti devono prendere misure correttive, che possono includere l’aggiornamento o la revoca dell’autorizzazione stessa. Questo è importante perché significa che le autorizzazioni ambientali non sono immutabili e possono essere modificate o revocate se non si rispettano le condizioni previste.
Importanza della revisione costante delle autorizzazioni ambientali
La revisione costante delle autorizzazioni ambientali è fondamentale per garantire che i progetti che hanno ottenuto un’autorizzazione ambientale siano sempre conformi alle norme ambientali e di sicurezza, e che la tutela dell’ambiente e la salute pubblica siano garantite nel tempo.
Le autorizzazioni ambientali devono essere continuamente riviste per garantire che siano sempre aggiornate e adeguate alle circostanze attuali, poiché le condizioni dell’ambiente e le conoscenze scientifiche possono cambiare nel tempo.
Ferlive. Interrogazione UE
L’impianto di smaltimento rifiuti speciali che la società Fer.Live ha previsto a Bitonto è oggetto di una controversia ambientale da diversi anni. Ambiente è Vita ha sollevato diverse critiche sul progetto, tra cui le perplessità riguardo alla conferma, da parte della Conferenza di Servizi di Giugno 2022, della Valutazione Impatto Ambientale risalente al 2011, che ha permesso la concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale all’impianto.
L’Europarlamentare tarantina Rosa D’Amato ha presentato l’interrogazione scritta E-004100/2022 al Parlamento Europeo sulla questione, chiedendo espressamente di verificare la conformità del progetto ai requisiti dell’Unione Europea proprio in relazione alla proroga della VIA.
Nella sua risposta all’interrogazione, il Commissario Europeo per l’Ambiente, gli Affari Marittimi e la Pesca, Virginijus Sinkevičius, ha affermato che le autorità italiane competenti sono responsabili dell’applicazione corretta della normativa dell’UE in materia di VIA, per cui l’ente competente della VIA (la Città Metropolitana) deve necessariamente verificare che le condizioni dell’autorizzazione siano sempre le stesse e, in caso contrario, si rende necessario un aggiornamento.
La revisione della VIA Fer.Live
A nostro avviso, e dell’Eurodeputata pugliese, la VIA va revisionata ed eventualmente annullata per l’evidente mutamento delle condizioni che hanno portato a concederla nel 2011.
Senza l’accertamento, l’autorizzazione non può essere concessa automaticamente!
Pare però che i dirigenti della Città Metropolitana di Bari non abbiano notato che le condizioni relative al progetto approvato nel 2011 non siano più attuali.
In conclusione, la questione dell’impianto di smaltimento rifiuti speciali Fer.Live continua a essere un tema di grande preoccupazione per Ambiente è Vita, per i bitontini e per tutti gli attivisti che lottano per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. L’interrogazione dell’Europarlamentare Rosa D’Amato e la risposta del Commissario Europeo hanno evidenziato la necessità di una maggiore vigilanza e controllo da parte delle autorità competenti per garantire il rispetto delle normative ambientali dell’UE e la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
[To be continued]