È tempo di bilanci, ma soprattutto di condividere le intuizioni emerse dal nostro lungo viaggio di studio e ricerca con il progetto Erasmus+ “Agent 00Was7e: Licence to Recycle”. Iniziato oltre un anno fa, questo percorso ha visto protagonisti giovani agenti segreti impegnati ad indagare sul tema del riciclo.
L’obiettivo finale della missione è chiaro: sensibilizzare giovani europei e collettività sul riciclo, l’economia circolare e la promozione della cittadinanza attiva, anche europea.

Prima di raggiungere Bruxelles per la trasferta di Novembre 2024 per un confronto sulle rispettive realtà territoriali, ogni team – da Bitonto, Stoccarda e Varna – ha condotto una fase esplorativa locale, raccogliendo dati e analisi approfondite.
Ora è il momento di raccontare cosa hanno e abbiamo imparato e di confrontare le diverse realtà.
🇮🇹 Bitonto: un percorso in crescita e sfide ancora aperte
Il team di Ambiente è Vita a Bitonto ha iniziato la ricerca studiando il sistema di raccolta differenziata locale, intervistando operatori ecologici, cittadini e rappresentanti istituzionali come l’Assessore all’Ambiente locale e un responsabile SANB, l’azienda che gestisce i rifiuti.

A Bitonto, la gestione dei rifiuti è affidata principalmente alla società pubblica SANB Spa, che adotta un Sistema di Gestione Integrato volto a minimizzare l’impatto ambientale e promuovere la raccolta differenziata e il riutilizzo. La città ha implementato dal 2022 un sistema di raccolta differenziata porta-a-porta, con utilizzo di contenitori specifici e colorati per carta/cartone, plastica/metalli, vetro, organico e rifiuti indifferenziati.
I risultati sono stati incoraggianti: Bitonto oggi raggiunge percentuali di differenziata vicine all’80%, un dato molto positivo che le ha valso riconoscimenti come il premio Comieco. Il passaggio al sistema porta-a-porta ha fatto crescere la raccolta differenziata dal 28,7% nel 2021 al 60,4% nel 2022, fino a superare il 78% nel 2023.
Attenzione: è fondamentale distinguere tra percentuale di raccolta differenziata e tasso di riciclo effettivo. La raccolta differenziata indica la quota di rifiuti separati alla fonte dai cittadini. Il tasso di riciclo effettivo, invece, misura la quantità di rifiuti che vengono realmente trasformati in nuovi prodotti attraverso processi di riciclo.

A Bitonto, nonostante l’elevata percentuale di raccolta differenziata (oggi 78,6%), il tasso di riciclo effettivo è stimato intorno al 50-55%. Questa discrepanza è dovuta a diversi fattori:
- Qualità della raccolta: una bella parte – anzi brutta parte – dei materiali raccolti separatamente può essere contaminata o mal differenziata, rendendola non idonea al riciclo.
- Processi di selezione e riciclo: non tutti i materiali raccolti separatamente trovano adeguate filiere di riciclo o impianti sufficientemente efficienti, specialmente in regioni come la Puglia, dove l’impiantistica è meno sviluppata rispetto al Nord Italia.
Casi di abbandono e impatto sui costi e percentuali
Nonostante i progressi nella raccolta differenziata, i nostri giovani ricercatori hanno osservato che gli abbandoni di rifiuti nelle campagne intorno alla città sono continuati e addirittura aumentati. Rilievi fotografici hanno mostrato accumuli di rifiuti di ogni genere assemblati dietro muretti di case popolari in periferia. Queste micro o maxi discariche abusive non rientrano nel calcolo dei rifiuti differenziati, per cui, se considerate, probabilmente la percentuale reale di raccolta differenziata della città sarebbe un po’ inferiore.
Le raccolte straordinarie che la SANB opera per ripulire queste discariche, dato che il materiale rinvenuto è “di ogni genere”, non vengono di fatto divisi in base al materiale e hanno un’incidenza notevole sul costo totale di gestione rifiuti
Ecotassa e tempi di transizione
Il successo del porta-a-porta a Bitonto non ha ancora prodotto la prevista riduzione del 40% dell’ecotassa. Una delle possibili ragioni avanzate è che la città sia giunta relativamente tardi a questa modalità di raccolta, tra gli ultimi comuni del nord barese, pagando tuttora ancora spese relative alla grande mole di rifiuti che in passato venivano scaricati in discarica.
🇩🇪 Stoccarda: l’eccellenza nella Gestione dei Rifiuti
Il team tedesco Jugendvision di Stoccarda ha approfondito il quadro legislativo e operativo della gestione dei rifiuti in Germania, considerata il Paese partner con la gestione rifiuti più avanzata tra i tre coinvolti nel progetto.
Stoccarda adotta un sistema di gestione dei rifiuti molto avanzato e integrato, basato sui principi dell’economia circolare, con una forte attenzione a prevenzione, riutilizzo, riciclo e recupero energetico. La raccolta differenziata è porta-a-porta. Per oggetti ingombranti e rifiuti pericolosi, esistono servizi di raccolta su appuntamento e punti di raccolta specifici.
Nel 2023, Stoccarda ha registrato una percentuale di raccolta differenziata molto elevata, generalmente superiore al 65-70%, con un tasso di riciclo effettivo che si attesta intorno al 60-65%. Questo è in linea con la strategia tedesca, che ha un tasso di riciclo nazionale di oltre il 50%. Da notare il dato di riciclo molto vicino a quello del differenziato, sintomo dell’attenzione del cittadino nella separazione dei materiali e, probabilmente, di una maggiore precisione di calcolo.
La legge tedesca sulla gestione dei rifiuti si basa sulla “Gerarchia di Rifiuti a Cinque Livelli” (prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero, smaltimento), con la prevenzione come obiettivo principale. La Germania investe in tecnologie innovative per il trattamento dei rifiuti, come il trattamento termico (incenerimento con recupero di energia) e il trattamento biologico (compostaggio e digestione anaerobica) dei rifiuti organici.

Un esempio di questa strategia è il progetto Neckarpark, un nuovo quartiere ecosostenibile ed energeticamente autosufficiente che si va ad aggiungere ad altri simili a Stoccarda come Arkadien Winnenden.
🇧🇬 Varna: realtà critiche e obiettivi
La situazione bulgara è la più delicata tra i Paesi partner, con molte criticità nella gestione dei rifiuti e una scarsa attenzione politica ai temi ambientali. Il team For You di Varna ha condotto interviste e analisi, confrontando la situazione locale con quelle italiana e tedesca.
A Varna, il sistema di gestione rifiuti è basato su associazioni regionali e adotta un modello misto con contenitori dedicati per tipologia di rifiuto e alcune sperimentazioni di raccolta porta-a-porta. Tuttavia, i dati indicano performance preoccupanti: nel 2023, solo il 4,9% dei materiali utilizzati in Bulgaria proveniva da riciclo (sesto tasso più basso nell’UE). Il tasso di riciclo dei rifiuti municipali si attestava al 25%, circa la metà della media UE del 49%, e solo il 38% dei rifiuti domestici viene avviato al riciclo, ben al di sotto dell’obiettivo UE del 55% entro il 2025.
Le principali problematiche a Varna includono anche la mancanza di capacità di smaltimento per i bio-rifiuti e l’incapacità di recuperare i rifiuti raccolti separatamente. Si evidenziano significative discrepanze tra i dati ufficiali nazionali (ad esempio, 50,6% di riciclo degli imballaggi nel 2019) e la realtà locale (molti comuni sotto il 10% di riciclo).
Un’altra grave criticità è il porto di Varna, frequente punto di arrivo di tonnellate di rifiuti (anche non riciclabili) provenienti dall’estero, che vengono poi ridistribuiti o smaltiti in discariche, spesso abusive.

A questo aspetto For You ha dedicato le lezioni online di “Agent 00was7e” che ha tenuto in Primavera ed il traffico dei rifiuti verso Est è stato un argomento di un precedente articolo di questo blog.
Nonostante queste sfide, il Comune di Varna ha sviluppato un Piano d’Azione Verde con l’obiettivo di accelerare gli investimenti nelle strutture di riciclo e sviluppare un programma di riciclo per i materiali da costruzione e demolizione, anche grazie alla spinta di tenaci associazioni ambientali locali come EcoVarna del nostro amico Iliyan Iliev.
🇧🇪 Bruxelles e il Belgio: Modello Integrato a diverse velocità
La mobilità a Bruxelles ha offerto un’opportunità unica per confrontare le realtà. In Belgio, la responsabilità della gestione dei rifiuti è affidata alle tre Regioni (Vallonia, Fiandre e Bruxelles-Capitale), ognuna con la propria strategia. Il Paese ha un tasso di riciclo complessivo tra i più alti d’Europa (55% nel 2020).
Tuttavia, esistono differenze significative tra le regioni:
- Le Fiandre eccellono con una raccolta porta a porta e un tasso di riciclo del 73%.
- La Vallonia ha un sistema misto e un tasso di riciclo più basso, intorno al 53%.
- Bruxelles, nonostante la promozione della strategia “rifiuti zero” e la firma della Carta Europea delle Zero Waste Cities, ha una percentuale di raccolta differenziata del 38%.

Il Belgio si distingue per la diffusione di centri per il riuso e il riciclo sociale come la rete Kringwinkel, Ressourcerie, Recyclart e Ateljee vzw. Queste realtà sono molto radicate, beneficiano di un quadro normativo favorevole (come il “Decreto Rifiuti” in Vallonia), obiettivi vincolanti per il riutilizzo e sgravi fiscali per le imprese sociali.
La visione Europea un’Economia Circolare
L’Unione Europea considera la gestione dei rifiuti e il riciclo una priorità, adottando una strategia comune attraverso direttive come il Pacchetto Economia Circolare, la Direttiva quadro sui rifiuti (che stabilisce la gerarchia di gestione: prevenzione, riutilizzo, riciclo, recupero energetico, smaltimento in discarica solo come ultima opzione), e la Strategia sulla plastica. L’UE mira a ridurre al minimo il conferimento in discarica, con l’obiettivo di non superare il 10% entro il 2035.

Paesi come il Belgio, la Danimarca, la Svezia, la Germania e l’Austria hanno già quasi eliminato l’uso delle discariche.
Agenti 00was7e: di missione in missione
Le ricerche dei nostri giovani agenti non sono servite solo a raccogliere dati, ma a trasformarli in cittadini consapevoli, capaci di comprendere i problemi e proporre soluzioni realistiche.

Il capitolo successivo di “Agent 00Was7e: Licence to Recycle” ha visto questi giovani passare dalla teoria all’azione concreta, organizzando attività di pulizia, mappatura e segnalazione delle microdiscariche.
Restate sintonizzati per i prossimi episodi del nostro viaggio, che ci porterà a trasformare la conoscenza in impatto reale sul territorio.
🇪🇺 “Agent 00Was7e: Licence to Tecycle” è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Erasmus+.
I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia quelli dell'autore/degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione Europea o dell'Agenzia esecutiva europea per l'istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione Europea né l'EACEA possono essere ritenute responsabili per essi.