Non ci basta una Terra

#Movethedate scritto sulla mano

Earth Overshoot Day, cos’è e perché è necessario che #MoveTheDate

Le abitudini consumistiche del cosiddetto “mondo civilizzato” esauriscono le risorse naturali di 1,7 pianeta Terra.

Consumo biocapacità terrestre nel 2020
2020

L’Earth Overshoot Day non è l’ennesima giornata mondiale da celebrare, ma il giorno nel quale l’umanità consuma tutte le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno. Nel 2021 cade il 29 Luglio. In pratica circa un mese dopo la metà dell’anno, le risorse terrestri previste in un anno si esaurirebbero se tutte le popolazioni avessero lo stesso stile di vita degli abitanti delle nazioni più industrializzate.

Per continuare a vivere come facciamo in Occidente dobbiamo sperare che il resto del mondo non progredisca mai e che il Terzo Mondo rimanga povero per sempre. Questa assurdo cinismo spiegherebbe tante cose.

L’anno scorso le risorse finivano circa un mese dopo, il 22 Agosto, ma solo per via del lockdown attuato in diversi Stati. Dal punto di vista ecologico, un dato positivo rispetto agli altri anni, pur avendo comunque consumato il 160% della biocapacità terrestre.

Noi italiani abbiamo esautorato le risorse addirittura il 13 Maggio nel 2021: avremmo bisogno di quasi 3 Terre! Ma c’è anche chi è più sprecone di noi, come Gli Stati Uniti (14 Marzo), che per molti concittadini rappresentano il modello di vita di riferimento.

L’Overshoot Day è un indice realizzato da Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale di ricerca impegnata a fornire a chi decide una serie di strumenti per operare entro i limiti ecologici della Terra. Uno di questi strumenti è l’Impronta Ecologica che calcola l’incidenza del nostro stile di vita sul pianeta. Puoi verificarlo tu stesso tramite questa applicazione online, divertiti a verificare quanto “pesi” nel mondo.

1961

60 anni fa l’impronta umana sul pianeta (biocapacità) incideva al 73%, praticamente nel 1961, un pianeta bastava e avanzava, non riuscivamo a consumare nemmeno 3/4 delle risorse naturali. Con impegno e dedizione poi ci siamo rifatti! Grazie all’industrializzazione, allo sfruttamento dei fossili, all’uso sempre maggiore di cemento, acciaio, carbone, plastica e altri derivanti del petrolio, noi umani abbiamo preso il sopravvento sulla Natura e dal 30 dicembre del 1970 abbiamo sempre più anticipato il giorno dell’anno in cui la Terra maledice il giorno in cui ci ha incontrato!

Il grafico della sequenza temporale sul sito dell’organizzazione parla chiaro: ogni anno la Terra arretra.

Ironia a parte, è necessario produrre gli stessi sforzi e applicare lo stesso ingegno che ci hanno portato fino a questo punto per invertire la rotta e #MoveTheDate. Non è impossibile e non è ancora troppo tardi, ma è un impegno che ci coinvolge tutti, anche nelle nostre abitudini. Per ogni azione che ci accingiamo a fare, per ogni prodotto di cui valutiamo l’utilizzo, inconsciamente ci chiediamo sempre se sostenibile economicamente, nella stessa maniera chiediamoci se lo anche ecologicamente.

Non aspettiamo che siano i politici a muoversi per prima. Spesso sono loro che si adeguano alla società.