La decisione dell’UE di eliminare le auto a carburante fossile entro il 2035 ci porta a riflettere sulle tecnologie da adottare per far si che sia davvero un passo importante verso un futuro più sostenibile. Ci sono ancora molte sfide da affrontare tra cui quella della produzione e smaltimento delle batterie, ma la scienza sta avanzando rapidamente e ci sono molte soluzioni innovative in arrivo.
La tecnologia delle batterie, si può fare a meno del litio?
Per quanto riguarda le batterie alternative senza uso del litio, ci sono diversi progetti in corso per sviluppare batterie a base di materiali come il sodio, il magnesio o il grafene.
Ad esempio, l’azienda francese NAWA Technologies sta sviluppando una batteria al grafene con un tempo di ricarica ultraveloce e una maggiore durata rispetto alle batterie al litio.
Inoltre, l’azienda giapponese Toshiba sta lavorando alla creazione di batterie a base di magnesio, che potrebbero essere più sicure e più ecologiche delle batterie al litio attualmente in uso.
Un’altra opzione è rappresentata dalle batterie allo zolfo, che sono più ecologiche e durature rispetto alle batterie al litio. Tuttavia, sono ancora in fase di sviluppo e non sono ancora ampiamente utilizzate.
Le batterie al sale rappresentano una valida alternativa alle batterie al litio grazie alla loro maggiore sicurezza, minore impatto ambientale e costo inferiore. In questo articolo, analizzeremo le batterie al sale in dettaglio, descrivendone il funzionamento, i pro e i contro e le principali applicazioni.
Come funzionano le batterie al sale
Le batterie al sale sono basate su un principio di accumulo di energia chimica, simile a quello delle batterie al litio. Al posto degli elettrodi al litio, le batterie al sale utilizzano elettrodi al sodio e al cloro, immersi in una soluzione di sale fuso. Quando la batteria viene caricata, gli ioni di sodio si muovono verso l’elettrodo di carbonio e si combinano con gli ioni di cloro per formare sale di sodio. Durante lo scaricamento, gli ioni di sodio si muovono verso l’elettrodo di nichel e si combinano con gli ioni di cloro per formare nuovamente sale di sodio. Il processo produce energia elettrica, che può essere utilizzata per alimentare un’ampia gamma di dispositivi elettronici.
Pro e contro delle batterie al sale
Le batterie al sale hanno numerosi vantaggi rispetto alle batterie al litio. In primo luogo, non contengono materiali pericolosi o di scarsa reperibilità, il che le rende più sicure e sostenibili a lungo termine. Inoltre, le batterie al sale hanno una durata maggiore rispetto alle batterie al litio, grazie alla loro capacità di mantenere l’efficienza anche dopo molti cicli di carica e scarica.
Ci sono però anche alcuni svantaggi associati alle batterie al sale. Ad esempio, hanno una densità energetica inferiore rispetto alle batterie al litio, il che significa che occupano uno spazio maggiore per la stessa quantità di energia immagazzinata. Inoltre, le batterie al sale richiedono temperature elevate per funzionare correttamente, il che le rende meno adatte ad alcune applicazioni.
Applicazioni delle batterie al sale
Le batterie al sale sono utilizzate in diverse applicazioni, in particolare quelle legate alla mobilità elettrica e all’accumulo da fonti rinnovabili intermittenti. Ad esempio, le batterie al sale possono essere utilizzate per immagazzinare l’energia prodotta da pannelli solari o turbine eoliche, consentendo di utilizzarla in momenti in cui la produzione di energia è ridotta o assente. Inoltre, le batterie al sale possono essere utilizzate per alimentare veicoli elettrici, grazie alla loro maggiore sicurezza e sostenibilità rispetto alle batterie al litio.
La batterie e il loro riciclo e smaltimento: cosa ci aspetta
E poi c’è la questione dello smaltimento delle batterie esauste. Ma anche in questo caso, la tecnologia ci viene in aiuto. Ci sono già molte aziende che stanno lavorando su soluzioni di riciclo e recupero dei materiali delle batterie esauste, rendendo il processo molto più sostenibile.
Ecco solo alcuni esempi di aziende e tecnologie di riciclo o smaltimento delle batterie da auto elettrica:
L'azienda belga Umicore, specializzata nel riciclaggio di metalli preziosi, ha recentemente sviluppato un processo di riciclaggio di batterie al litio che permette di recuperare fino al 95% dei materiali utilizzati nella batteria, tra cui cobalto, nichel e litio.
La società svedese Northvolt, fondata da un ex dipendente Tesla, ha aperto una gigafactory per la produzione di batterie al litio sostenibili e ad alta efficienza energetica. Northvolt ha anche sviluppato un sistema di riciclaggio delle batterie.
La società finlandese Fortum ha sviluppato una tecnologia di riciclaggio delle batterie al litio che utilizza un processo a idrogeno a bassa temperatura per recuperare i materiali preziosi presenti nelle batterie. Il processo di Fortum permette di recuperare fino al 80% del cobalto, del nichel e del manganese presenti nella batteria.
Anche la celeberrima Tesla sta investendo nella creazione di una catena di approvvigionamento verticale per le sue batterie al litio, dallo sviluppo dei materiali alla produzione e al riciclaggio. Tesla ha anche annunciato di voler utilizzare batterie al litio riciclate nei suoi veicoli entro il 2030.
Per quanto riguarda il riciclaggio delle batterie alternative, al momento ci sono pochi esempi di tecnologie specifiche in questo campo, ma molte delle tecnologie di riciclaggio delle batterie al litio potrebbero essere applicate anche alle batterie alternative.
Verso un futuro sostenibile con l’auto elettrica
Anche se il Governo italiano sembra ancora essere un po’ in ritardo, prima o poi dovrà unirsi alla rivoluzione elettrica, il vantaggio dell’auto elettrica è evidente: ridurre l’inquinamento dell’aria nelle nostre città, migliorando la salute di tutti noi.
Che piaccia o no, il futuro dell’automobilismo è elettrico, e noi non vediamo l’ora di vedere dove ci porterà questo nuovo viaggio.