Si avvicina il giorno zero dell’inizio del Porta-a-Porta esteso a tutta Bitonto. 26 Aprile 2022, la data che è stata ufficialmente comunicata mezzo stampa, la stessa che i responsabili del servizio ci avevano consentito di comunicare ai cittadini durante l’ultimo banchetto informativo di domenica 27 Marzo in Piazza Cavour.
Aggiornamento: la Sanb comunica la data del servizio domiciliare di raccolta rifiuti esteso a tutto il territorio bitontino al 9 Maggio 2022.
Il ritardo della politica locale
Il momento del fatidico switch-off è stato rimandato più volte: annunciato per il 2021 poi posticipato alla fine dell’anno e rinviato via via fino ad Aprile 2022. Il 1 Aprile molti cittadini, nel vedere ancora i vecchi cassonetti per strada, hanno pensato al tradizionale pesce d’Aprile. La stessa Sanb SpA è stata costretta a pubblicare una nota chiarificatrice a riguardo.
Il ritardo però c’è ed è molto più lungo.
Se ne parla da 20 anni, nonostante ciò Bitonto è rimasta l’ultima grande città del Barese che ancora non si è adeguata al porta-a-porta, consentita solo nelle frazioni e nel nucleo antico dal 2009.
Promesso durante le campagne elettorali di ogni forza politica, quasi tutte avvicendatesi nella maggioranza a governo della città, al servizio di raccolta domiciliare è stato sempre preferito il vecchio (e sporco) bidone.
Probabilmente un fattore condizionante è stato la consapevolezza che gran parte della popolazione mal digerisce i mastelli in casa. Certo non ha aiutato la particolare situazione del precedente gestore ASV.
La politica del consenso e/o la mancanza di coraggio e/o oggettivi ostacoli amministrativi ci hanno portato a non riuscire ad andare oltre una media del 30% di differenziata, contro un risultato regionale del doppio e comuni vicini che raggiungono tranquillamente l’80%.
Non sono bastate, nel corso degli anni, le campagne pubblicitarie per cercare di inculcare le buone pratiche di selezione rifiuti sfruttando i cassoni colorati ormai presenti da molti anni, nel tentativo di non stravolgere le abitudini dei bitontini.
Le colpe dei cittadini
Siamo un popolo che si adegua ai cambiamenti solo se ha un tornaconto diretto e immediato, dividere gli oggetti da gettare si traduce in un “fastidio” per ognuno.
La prova si è verificata poco tempo fa: con la discarica di Conversano chiusa per alcuni giorni, si sono visti cassonetti dell’indifferenziata traboccanti e buste di pattumiera anche sui marciapiedi, mentre quelli destinati a plastica e carta rimanevano vuoti, o, peggio, pieni di spazzatura indistinta. Un’occasione persa da gran parte della cittadinanza per abituarsi alla divisione dei prodotti da gettare e al tempo stesso contenere lo straripamento dell’immondizia in quei giorni.
Ulteriore conferma abbiamo avuto durante le domeniche nelle piazze: alcuni utenti non hanno proprio idea di come si separano i materiali, né tantomeno sono consci del motivo per farlo.
Perché differenziare?
Riciclare equivale a deturpare meno la natura, contaminare meno le acque, intossicare meno l’aria, in sostanza inquinare meno. I benefici li riscontriamo noi stessi e il nostro territorio.
La gente ci segue nelle battaglie che portiamo avanti contro le discariche. C’è stata una buona partecipazione alla passeggiata ecologica tra le campagne di Bitonto e Terlizzi che abbiamo organizzato il 20 Marzo 2022, insieme a Fare Verde, per manifestare contro l’impianto di trattamento Fer.Live.
Ma se non vogliamo subire le conseguenze di una cava colma di residui inquinanti dobbiamo tendere a riciclare quanto più possibile. Anche a costo di qualche incomodo in più.
Respira Bitonto
Ambiente È Vita ha aderito con piacere all’invito di supporto volontario e gratuito alla campagna #RespiraBitonto di divulgazione del #NuovoPortaAPorta. Fin da Autunno 2022 siamo stati coinvolti, insieme ad altre associazioni ambientaliste, nella ricerca dei testimonial per i manifesti, nella promozione sui social e nelle iniziative di informazione su strada.
Le domande e perplessità raccolte le abbiamo girate alla società responsabile, le risposte che ci fornirà le pubblicheremo sui nostri canali. Alcune osservazioni sono davvero interessanti.
Ora però è necessario non tergiversare ancora, anche perché l’attuale amministrazione non ci farebbe una bella figura. Sicuramente si può organizzare meglio, sicuramente ci saranno modifiche da apportare, sicuramente qualsiasi candidato sindaco alle elezioni comunali del prossimo Giugno ha in serbo il segreto per una maggiore riduzione di RSU e magari anche la coalizione dell’attuale primo cittadino.
Il ritardo accumulato in questi anni consente comunque di partire col vantaggio di conoscere l’esperienza altrui.
Riusciremo a far tesoro degli errori commessi dalle altre amministrazioni e a correggere le anomalie della nostra gestione nelle zone dove si è già sperimentato il porta-a-porta a Bitonto?
Problemi organizzativi ci saranno e li riscontriamo già in questa fase preliminare, ma la polemica e la lamentela servono solo ad aumentarne la portata. Per questo motivo ci attiviamo, per quel che possiamo, nell’aiutare l’utenza affinché l’impatto di questo cambiamento radicale avvenga in maniera “indolore”.
Lo avremmo fatto con qualsiasi amministrazione e lo faremo anche con la prossima, di qualsiasi matrice ideologica sarà. Non ci interessano le diatribe politiche.
Ma ci permettiamo timidamente di consigliare di non trascurare la pulizia della strada, attraverso lo spazzamento e la diffusione capillare di cestini.
Solo con le vie finalmente libere dai grossi bidoni nauseabondi e facendo in modo di limitare la presenza di cartacce e deiezioni animali sui marciapiedi, potremmo realmente respirare Bitonto.