Emergenza ROGHI nei campi

Incendio nelle campagne bitontine

Bruci la campagna…

L’estate 2021 sarà ricordata come quella in cui milioni di alberi si sgretolano fra le fiamme un po’ ovunque nel mondo. L’Italia, che in questa stagione si è segnalata per i successi sportivi, si è impegnata anche per primeggiare anche per i numerosi roghi. La Puglia e Bitonto fornisce regolarmente il suo notevole contributo.

Bitonto brucia

I dati aggiornati a Ferragosto:

  • incendi in Italia, Grecia, Turchia, Canada e Siberia,
  • 3 milioni di ettari di foreste
  • 2.200.000.000 alberi
  • 1,5Mld tonnellate CO2

Per quanto riguarda il territorio locale, possiamo sicuramente asserire senza temere smentita che i centinaia di roghi sono stati causati da mano umana e quasi certamente con l’intenzione di appiccarli. Lo testimoniano gli pneumatici presenti all’origine del denso fumo nero a cui assistiamo a Bitonto e nei dintorni.

Si evince la correlazione fra roghi e rifiuti abbandonati.

Guarda questo video che abbiamo girato nella Giornata Internazionale dell’Ambiente.

Già dallo scorso anno, in cui pure il fenomeno era ben presente, sottoscrivemmo un documento rivolto all’Assessore al Verde e a quello dell’Ambiente affinché accettassero le proposte delle organizzazioni ambientali presenti sul territorio bitontino.

Non passa mai di moda a Bitonto il tema dell’abbandono selvaggio dei rifiuti nelle campagne e il consequenziale sviluppo di incendi.
Nei giorni scorsi ha destato curiosità ed interesse la geolocalizzazione di quasi trecento siti con rifiuti abbandonati (alcuni con rifiuti speciali e pericolosi tipo amianto) da parte di un cittadino, Vito D'Alessandro, da tempo impegnato su questo tema.
Quello che, però, fa più rabbia è constatare che, nonostante già in passato alcune associazioni cittadine avevano segnalato e denunciato alle Autorità Competenti la presenza di queste discariche a cielo aperto, nulla sia cambiato negli ultimi anni.
Ricordiamo, infatti, le numerose segnalazioni dei Volontari dei SASS Puglia e di Fare Verde Bitonto, nonché l’iniziativa del circolo Legambiente Bitonto denominata "Scatta & Mappa" e le recenti operazioni di pulizia di altri gruppi locali quali VogliAMO Bitonto Pulita.
A seguito, pertanto, dei tanti episodi di denuncia, alle iniziative, al diffondersi degli incendi (che si verificano ciclicamente, nelle campagne bitontine, dovuti, quasi sempre, all'abbandono selvaggio di rifiuti di qualsiasi genere, smaltiti illecitamente anche attraverso la pratica dei roghi, dannosi per l'ambiente e per la salute), si chiede e si insiste affinché le Autorità preposte si adoperino per un controllo capillare ed efficace del territorio.
Come è noto, tali incendi sono dannosi per l'ambiente e per l'incolumità dei cittadini; alcune tipologie di rifiuti, bruciando, producono diossina e sostanze micro-inquinanti in concentrazioni significative che minano la salute. Inquinando, oltre l'aria, anche acqua e il suolo, gli alimenti sia di origine vegetale che animale, prodotti in tali zone, diventando vettori di veleni per il cittadino.
Pertanto le seguenti associazioni,
Fare Verde Bitonto,
SASS PUGLIA PROTEZIONE CIVILE sez. Bitonto,
il comitato Ambiente È Vita,
VogliAMO Bitonto Pulita,
Inachis - Sezione Aderenti Bitonto,
Npc Puglia sezione Bitonto,
Legambiente Circolo di Bitonto "Pino Di Terlizzi",
propongono che:
1️⃣ vengano installate fototrappole per garantire una maggiore vigilanza nelle campagne;
2️⃣ si adotti l’uso di droni, così da poter monitorare e intervenire in tempo reale alla prima avvisaglia di abbandono rifiuti o incendio degli stessi; (seguendo l'esempio di Terlizzi)
3️⃣ venga convocato un tavolo tecnico con tutti i soggetti portatori di interessi (Associazioni e comitati di categoria, Associazioni di volontariato e protezione civile), Enti (Regione, Parco, Città metropolitana, Comune, Consulte, comitati di quartiere), Sanb, Forze dell'ordine e liberi cittadini attenti alla salvaguardia del territorio, al fine di costituire una task force o un osservatorio sull’ambiente che monitori il fenomeno, anche con la costituzione di squadre che vigilino in modo da scoraggiare e dissuadere i malintenzionati, gestite da un’unica cabina di regia;
4️⃣ venga messo a punto un progetto ufficiale di mappatura delle zone degradate e invase da rifiuti di ogni genere, con conseguente bonifica delle stesse;
5️⃣ venga fatta applicare in maniera rigida l’ordinanza sindacale (emanata ogni anno all’inizio della stagione estiva) che richiama e integra obblighi e divieti della normativa regionale e nazionale: "i proprietari/conduttori/gestori di fondi rustici, aree incolte abbandonate o presentanti fattori di rischio di incendi, devono eseguire in tempo utile le necessarie opere di difesa passiva per l'eliminazione del rischio incendi";
6️⃣ venga emanata una apposita ordinanza sindacale che preveda una sanzione pecuniaria per l'abbandono incontrollato di rifiuti non pericolosi, o, nell'ipotesi in cui già esistesse, che venga effettivamente fatta applicare;
7️⃣ venga emanata una apposita ordinanza sindacale che vieti l’accensione di fuochi e l’emissione di fumi non autorizzati in tutto l’anno solare durante le ore notturne (dal tramonto all’alba);
8️⃣ venga installata una rete di videocamere di sorveglianza ad ogni varco di ingresso/uscita dalla città che possa riprendere il movimento di qualsiasi mezzo di trasporto;
9️⃣ vengano promosse campagne con promozione di sistemi informativi e formativi diffusi che accompagnino le campagne di raccolta dei rifiuti, in modo da diffondere una corretta cultura del riciclaggio e della prevenzione nella produzione di rifiuti, anche con la semplice affissione di manifesti che informino, per esempio, la popolazione sui rischi per la salute e le pene connesse al reato di combustione illecita di rifiuti (art. 256-bis della Legge 152/2006).

Insieme a questa rete di associazioni abbiamo inviato un’offerta di collaborazione all’Amministrazione Comunale per il monitoraggio del territorio e la sensibilizzazione della cittadinanza su rifiuti e roghi. Forse qualcosa si sta muovendo a tal proposito, dopo un oltre un anno e alcuni incontri preliminari.

Nel frattempo abbiamo continuato ad assistere, tra le altre cose, alla mortificazione di Lama Balice e a 50 ettari di Bosco Rogadeo andato in fumo, mentre proseguono gli incendi con un ritmo di un paio al giorno, tra piccoli e grandi, in questa rovente Estate 2021.

Noi, come comitato ambientale, non restiamo a guardare e già abbiamo inviato un esposto ai Carabinieri Forestali, tanto per cominciare.
[To Be Continued…]

Commenti

  1. Sono anni che assisto al levarsi di nubi nere di fumo,provenienti da roghi di rifiuti abbandonati pericolosi, è una lotta contro il tempo perché fino a quando si fa il giro di telefonate e si individua il loco il fuoco ha fatto già danno. Appiccano il fuoco di sera ,l’aria diventa irrespirabile ed è difficile individuare dove si trova il rogo.

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