Spoiler: la tua t-shirt da 5 euro nasconde un prezzo che non ti aspetti
Una notizia che potrebbe non piacerti: stiamo letteralmente seppellendo il pianeta sotto una montagna di vestiti.
I giovani europei lanciano l’allarme (e hanno ragione)
“Ma davvero quella maglietta che ho preso in saldo sta contribuendo al cambiamento climatico?”
Questa è stata la reazione di molti partecipanti al nostro recente viaggio a Bruxelles con il progetto Agent 00was7e durante il focus group sulla gestione dei rifiuti e il cambiamento climatico.
Immagina la scena: giovani europei riuniti per parlare di rifiuti e clima, e all’improvviso dalle slide della presentazione appare il tema del fast fashion. È stato come aprire il vaso di Pandora!

Il fast fashion non è solo una questione di moda, ma un sintomo di un sistema insostenibile che possiamo cambiare. Come emerso dalle discussioni tra i giovani agenti europei, ogni scelta d’acquisto è un voto per il futuro che vogliamo.
I numeri del Fast Fashion.
Dei danni del Fast Fashion, noi di Ambiente è Vita ne abbiamo già parlato su Instagram poco tempo qui, qui e qui, sempre nell’ambito del progetto Erasmus+ Agent 00was7e.
Preparati, perché questi dati fanno impressione:
- L’industria della moda inquina più di tutti i voli internazionali e il trasporto marittimo messi insieme
- Per fare i tuoi jeans preferiti servono 7.500 litri d’acqua (quella che berresti in 7 anni!)
- 10% delle emissioni globali di CO2 a causa dell’industria tessile
- 20% dell’inquinamento delle acque mondiali hanno i colori della moda
- 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili all’anno
E noi italiani? Buttiamo via in media 8 kg di vestiti a testa ogni anno. Pensa che fine fanno quei jeans che non ti piacciono più!
Vita di T
Tracciamo il viaggio di una t-shirt economica. È una storia avventurosa in 5 atti dal finale tragico :
- Nasce in Asia, bevendo l’acqua che servirebbe a un intero villaggio
- Finisce in vetrina virtuale a prezzo stracciato
- Viaggia più di un influencer in vacanza
- La indossi tipo 5 volte
- Passa i prossimi 200 anni in discarica

Riscriviamo il finale di questa storia
Non tutto è perduto! I nostri “agenti” europei hanno tirato fuori idee pazzesche per cambiare le cose. D’altronde gli stimoli non sono mancati a Bruxelles essendo una città piena di abbigliamento usato/vintage e avendo visitato (anche) la vasta esposizione dedicata all’abbigliamento all’interno del centro di riuso Kringwinkel, che non è solo un maxi negozio dell’usato ma anche un progetto di inclusione sociale.
Il progetto Agent 00was7e non si limita a identificare i problemi, ma lavora per trovare soluzioni. Attraverso l’educazione non formale e il confronto tra giovani di diverse nazionalità, stiamo costruendo una nuova consapevolezza sul consumo responsabile.
Cosa puoi fare TU, tipo adesso:
- Seguici sui social e condividi le tue scelte sostenibili
- Unisciti al movimento #SecondHandFirst
- Prendi parte a workshop di upcycling
- Partecipa agli swap party più vicini
- Sfida i tuoi amici a non comprare vestiti nuovi per un po’
- Impara a cucire (tua nonna sarà fiera di te)
Cambiamenti a Lungo Termine:
- Investire in capi di qualità che durano nel tempo
- Sostenere brand locali e sostenibili
- Creare capsule wardrobe (guardaroba essenziale e versatile)
- Informarsi sulla provenienza dei vestiti prima dell’acquisto

E a proposito di opportunità concrete per fare la differenza…
Gli swap party arrivano al Poliba
Non resistete alla tentazione di rinnovare il guardaroba in modo sostenibile?
Il 21 febbraio c’è stato “Il Poliba va di moda“, un evento imperdibile sulla moda sostenibile organizzato in collaborazione con Meit srl.

Il cuore dell’iniziativa? Uno swap party dove potrete dare nuova vita ai vostri vestiti! Il meccanismo è semplice: portate un capo che non usate più e scambiatelo con uno nuovo per voi. Jeans, maglioni, cappotti, camicie… le possibilità sono infinite!
L’evento si inserisce nella settimana di M’Illumino di Meno – Va di moda, la celebre iniziativa di Caterpillar – Rai Radio2 dedicata al risparmio energetico.
Un’occasione perfetta per unire stile e sostenibilità!
E non è finita qui: Bitonto risponde presente!
Vuoi toccare con mano il potere trasformativo dell’upcycling?
Dal 19 al 26 febbraio, la Sala degli Specchi del Palazzo di Città si trasforma in un laboratorio di creatività sostenibile! Non perdere la mostra “Upcycling ideas” per ammirare le creazioni di Franco Colamorea e degli studenti dell’I.I.S.S. Volta De Gemmis di Bitonto. La prova vivente che i rifiuti tessili possono diventare arte.

Ma non è finita qui! Il 26 febbraio alle 17:00, in occasione di M’illumino di Meno, i Fatti d’Arte, con il patrocinio del Comune di Bitonto, organizzano un convegno imperdibile sul tema “L’energia e le risorse rinnovabili: come gli enti locali e le istituzioni scolastiche rispondono a questa necessità. Dall’upcycling al riuso creativo“.
È questa la Puglia che ci piace: una regione che trasforma i problemi in opportunità e i rifiuti in risorse!
Unisciti agli Agenti speciali del riciclo
Il progetto Agent 00was7e non è solo un nome fichissimo (ammettilo), ma è la prova che i giovani (non tutti) sanno come salvare il pianeta.
Vuoi saperne di più sul progetto Agent 00was7e e le iniziative di AèV per una vita sostenibile? Seguici sui social e partecipa ai nostri eventi!
La prossima volta che vedrai una t-shirt a 5 euro, ricordati che il vero costo lo paga l’ambiente. Ma soprattutto, ricordati che hai il potere di cambiarla, attraverso progetti come Agent 00was7e e scelte consapevoli, possiamo riscrivere il futuro della moda. .
🇪🇺 “Agent 00Was7e: Licence to Tecycle” è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Erasmus+